Novità sul caso di Ubaldo Manuali, il netturbino stupratore. Una nuova denuncia è giunta nei suoi confronti.
Aumentano i casi di violenza sospetti per il netturbino stupratore di Roma. Nelle ultime ore sarebbe arrivata una nuova denuncia da parte di due donne, una madre e sua figlia, che avrebbero raccontato alla polizia di essere state drogate. L’uomo, Ubaldo Manuali, ha visto quindi le denunce a suo carico salire a sei.
Nuova denuncia shock per il netturbino stupratore
Secondo quanto si apprende da Open, sarebbe dunque arrivata una sesta denuncia per il netturbino stupratore. In questo caso la donna in questione sarebbe andata al commissariato Flaminio con sua figlia. La più giovane, una 30enne, avrebbe riferito che l’abuso si sarebbe compiuto quattro anni fa quando in casa c’era anche sua madre, che sarebbe stata a sua volta narcotizzata.
Il modus operandi di Manuali sarebbe stato quello di mettere qualche sostanza nel caffè delle due vittime. La donna, ancora presunta vittima, avrebbe visto lo spazzino armeggiare vicino alle tazze incriminate. Successivamente entrambe si sono addormentate. La 30enne si è poi risvegliata nel cuore della notte dentro al suo letto riferendo alla polizia di un rapporto sessuale non pienamente consenziente. La presunta vittima avrebbe anche consegnato le tazze per le analisi.
Nell’indagine su Manuali, però, l’unico referto medico che attesta la presenza di benzodiazepine è quello di Stefania Loizzi, la prima donna ad averlo denunciato alle forze dell’ordine, il cui racconto aveva fatto riferimento ad una violenza subita nel gennaio 2023.
La difesa dell’ex moglie e della figlia
Al netto di quella che sarebbe la sesta denuncia a carico di Manuali, la sua ex moglie e la figlia continuano a difenderlo e sostenere la tesi secondo cui l’uomo non avrebbe bisogno di narcotizzare e stordire le sue vittime. “Mio padre non aveva bisogno di fare certe cose”, le parole a Mattino 5 della figlia del netturbino. “Con chiunque lui sia andato a letto sono sempre state consenzienti. Sempre, sempre. Per fare una cosa del genere, non so chi devi essere. Io vi posso assicurare che non è così. Purtroppo viviamo in una generazione in cui la donna subisce tanti abusi e ci sono anche tante donne che purtroppo sono malate”.
L’inchiesta, lo ricordiamo, si muove su tre procure: Viterbo, Tivoli e Roma. In casa di Manuali la polizia ha sequestrato un farmaco chiamato Lorezapam.